In tale data si svolgerà una giornata di lavoro, ma per chi lo vorrà, sara possibile effettuare una visita guidata e gratuita dll'oasi. Sarà aperta anche la zona delle risorgive, normalmente chiusa al pubblico.
Questo blog si affianca al sito "Alberi e abusti del Caloggio" per raccogliere in modo semplice e agevole osservazioni periodiche sull'evoluzione della flora (particolarmente delle piante vascolari legnose) e della fauna, notizie sui lavori e sulle iniziative che riguardano l'Oasi WWF del Caloggio di Bollate. Per altre informazione visita il sito citato.
martedì 27 maggio 2014
mercoledì 14 maggio 2014
Festa delle Oasi WWF al Caloggio
E' tutto pronto vi aspettiamo Domenica 18 maggio a partire dalle ore 10.
Vi accompagneremo per visite dell'Oasi e dei dintorni gratuite. Sarà accessibile la zona delle risorgive normalmente chiusa al pubblico.
Se vorrete potrete informarvi sulle attività del WWF, iscrivervi all'associazione o sostenere le campagne in corso e particolarmente quella per l'Amazzonia a cui è dedicata la festa di quest'anno.
L'oasi è raggiungibile tramite la pista ciclabile che parte da Villa Arconati (il Castellazzo), tramite il sentiero delle sette cascate che da Garbagnate fin li giunge (ricordatevi di superare il canale scolmatore).
Si può arrivare in treno da Milano o da Saronno approfittando delle fermate di Bollate Nord e Bollate centro. Si prenda da riferimento la piazza del mercato, una volta individuata percorrere la via Verdi per circa 1 km. superate il campo del baseball poche decine di metri sulla destra la sterrata via Caloggio.
Se venite in auto vi consigliamo di lasciare il vostro mezzo nell'ampio parcheggio presso la piscina in via Verdi angolo via Dante che è a due passi dalla via Caloggio (la strada è pedonale).
Benvenuti e... se vi sarete persi chiamateci al 340 45 39 547. Vi aspettiamo.
Vi accompagneremo per visite dell'Oasi e dei dintorni gratuite. Sarà accessibile la zona delle risorgive normalmente chiusa al pubblico.
Se vorrete potrete informarvi sulle attività del WWF, iscrivervi all'associazione o sostenere le campagne in corso e particolarmente quella per l'Amazzonia a cui è dedicata la festa di quest'anno.
L'oasi è raggiungibile tramite la pista ciclabile che parte da Villa Arconati (il Castellazzo), tramite il sentiero delle sette cascate che da Garbagnate fin li giunge (ricordatevi di superare il canale scolmatore).
Si può arrivare in treno da Milano o da Saronno approfittando delle fermate di Bollate Nord e Bollate centro. Si prenda da riferimento la piazza del mercato, una volta individuata percorrere la via Verdi per circa 1 km. superate il campo del baseball poche decine di metri sulla destra la sterrata via Caloggio.
Se venite in auto vi consigliamo di lasciare il vostro mezzo nell'ampio parcheggio presso la piscina in via Verdi angolo via Dante che è a due passi dalla via Caloggio (la strada è pedonale).
Benvenuti e... se vi sarete persi chiamateci al 340 45 39 547. Vi aspettiamo.
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L'ingresso dell'oasi sulla via Caloggio. Vi aspettiamo qui |
sabato 10 maggio 2014
Scienza in Piazza
Sabato 10 maggio abbiamo partecipato con una bancherella ad una bellissima manifestazione. Complimenti alle scuole che l'hanno organizzata, ai ragazzi e ai loro insegnanti che sono stati i protagonisti.
Seguono alcune immagini che ci sono state concesse da Stella R. che ringraziamo.
Nel nostro spazio abbiamo puntato su tre argomenti, tutti connessi alla biodiversità:
Seguono alcune immagini che ci sono state concesse da Stella R. che ringraziamo.
Nel nostro spazio abbiamo puntato su tre argomenti, tutti connessi alla biodiversità:
- le piante esotiche che si stanno manifestando come più pericolose all'oasi del Caloggio, perché invasive: il ciliegio a grappolo tardivo (Prunus serotina) e l'acero negundo (Acer negundus), entrambe di origine americana. Queste piante tendono a colonizzare l'ambiente e, se non fossero contrastate, impoverirebbero la varietà delle specie.
- piccoli manufatti tipo "fai da te" per favorire la vita animale, dalle cassette nido per rapaci a una casetta per insetti, che dovrebbe essere particolarmente adatta (vedremo fra una anno i risultati, visto che siamo a una manifestazione scientifica) alle api selvatiche che sono di moltissime specie e che dovrebbero aiutare le piante nel processo di impollinazione.
- visto che dalla botanica stiamo sconfinando nell'entomologia abbiamo invitato una nostra amica, ferrata nel campo, che ha presentato un suo libro (un ebook per la precisione): Odonati d'Italia. Abbiamo appreso che è la prima publicazione dedicata a questo argomento dal lontano 1956. La medesima ha collaborato anche all'Atlante delle libellule italiane. Vedi in www.odonata.it, sito della autorevole Società Italiana per lo Studio e la Conservazione delle Libellule.
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La casina per gli insetti che ha suscitato una certa curiosità |
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La casina si può costruire con tre assicelle e con materiali di riempimento vari. Al Caloggio sarà montata su due robusti pali di robinia. |
martedì 29 aprile 2014
Scienza in Piazza a Bollate
Sabato 10 maggio il WWF Groane sarà presente alla manifestazione "Scienza in Piazza" a Bollate.
Lo scopo è quello di far conoscere un piccolo gioello alle porte di Bollate che è l'Oasi WWF del Caloggio che ha compiuto 20 anni, e che costituisce la punta sud del Parco Regionale delle Groane.
L'oasi svolge un importante ruolo nella tutela della biodiversità. Gli alberi e gli arbusti immessi fin dalla sua nascita e nel corso degli anni sono rigorosamente autoctoni e arrivano a rappresentare oltre 70 specie diverse, senza contare le erbe selvatiche con i loro fiori, i muschi, le felci e i funghi.
La flora, ormai ben sviluppata, ospita una varia ornitofauna, favorita dalla presenza di una ventina di cassette nido, usate prevelentemente dalle cince, oltre che dai ghiri, e un covatoio per allocchi che è stato esposto lo scorso anno all'ottava edizione. Porteremo un paio di covatoi che saranno installati prossimamente e mostreremo come si possono costruire partendo da una semplice assicella di legno.
L'oasi e suoi dintorni sono ricchi di acque, dal Nirone, al Canale secondario del Villoresi, da cui presto un terziario sarà allargato per alimentare le vie d'acqua di Expo 2015, alle risorgive, agli stagnetti fino ai prati umidi. Questo significa che al Caloggio sono presenti molte forme di vita legate all'acqua fra cui pesci, anfibi, libellule e uccelli come l'airone, il germano e il martin pescatore.
Quest'anno ci occupermo anche degli insetti. Per questo mostreremo un Bug Hotel (casina per insetti) in fase di allestimento, di cui illustreremo il funzionamento.
Saranno presenti per l'occasione alcuni appassionati entomologi, particolarmente esperti di libellule e non solo, che faranno conoscere la loro pubblicazione (eBook) "Odonati d'Italia".
La Manifestazione si svolgerà dalle ore 15.30 alle ore 18.30 a Bollate in P.zza Carlo Alberto dalla Chiesa
Seguono alcune pagine del libricino: Odonati d'italia.
Lo scopo è quello di far conoscere un piccolo gioello alle porte di Bollate che è l'Oasi WWF del Caloggio che ha compiuto 20 anni, e che costituisce la punta sud del Parco Regionale delle Groane.
L'oasi svolge un importante ruolo nella tutela della biodiversità. Gli alberi e gli arbusti immessi fin dalla sua nascita e nel corso degli anni sono rigorosamente autoctoni e arrivano a rappresentare oltre 70 specie diverse, senza contare le erbe selvatiche con i loro fiori, i muschi, le felci e i funghi.
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Un Bug Hotel nel giardino botanico di Wroclaw, presto anche al Caloggio |
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Queste le spiegazioni... in polacco. A Scienza ìn Piazza le porteremo in italiano |
La flora, ormai ben sviluppata, ospita una varia ornitofauna, favorita dalla presenza di una ventina di cassette nido, usate prevelentemente dalle cince, oltre che dai ghiri, e un covatoio per allocchi che è stato esposto lo scorso anno all'ottava edizione. Porteremo un paio di covatoi che saranno installati prossimamente e mostreremo come si possono costruire partendo da una semplice assicella di legno.
L'oasi e suoi dintorni sono ricchi di acque, dal Nirone, al Canale secondario del Villoresi, da cui presto un terziario sarà allargato per alimentare le vie d'acqua di Expo 2015, alle risorgive, agli stagnetti fino ai prati umidi. Questo significa che al Caloggio sono presenti molte forme di vita legate all'acqua fra cui pesci, anfibi, libellule e uccelli come l'airone, il germano e il martin pescatore.
Quest'anno ci occupermo anche degli insetti. Per questo mostreremo un Bug Hotel (casina per insetti) in fase di allestimento, di cui illustreremo il funzionamento.
Saranno presenti per l'occasione alcuni appassionati entomologi, particolarmente esperti di libellule e non solo, che faranno conoscere la loro pubblicazione (eBook) "Odonati d'Italia".
La Manifestazione si svolgerà dalle ore 15.30 alle ore 18.30 a Bollate in P.zza Carlo Alberto dalla Chiesa
Seguono alcune pagine del libricino: Odonati d'italia.
domenica 13 aprile 2014
Domenica: replica delle visite per la Settimana delle Groane
Il cielo non è terso e non fa così caldo come nei giorni precedenti. La giornata ed il clima, ideali per una passeggiata all'aperto, favoriscono un insolito afflusso non solo di visitatori, ma anche sportivi ed escursionisti fra cui una organizzatissima comitiva di ciclisti proveniente da Lainate, rispettosa dell'oasi (che per questo ringraziamo) e con tanto di crocerossa al seguito... in bici!
Alle 10 si presenta una intera classe di scuola primaria con docenti e genitori. Bambini attentissimi e preparati. É stato un vero piacere accompagnare questo gruppo, sebbene così numeroso e differenziato.
Altri seguono alle 11.30, alle 15 e alle 16.30. Altri ancora giungono alla spicciolata.
La visita completa, che dura quasi tre ore, prevede alternativamente
La flora nemorale ha infatti esaurito il suo ciclo. Gli alberi hanno cominciato quasi tutti ad emettere le foglie e la luce nel sottobosco arriva ormai attenuata. Durante le varie visite si scorge una sola anemone ritardataria. Riangono invece varie pervinche. I sigilli di Salomone stanno per arrivare alla fioritura.
Lungo la via Caloggio un paio di ginestre sono in fiore. Alcune di queste morte sono state sostituite da una serie di prugnoli. Mentre alcuni volontari accompagnano le varie visite, altri si dedicano alla pulizia e alla cura della punta sud dell'oasi.
Nell'oasi una delle specie arboree che si notano maggiormente in questo periodo è l'olmo che comincia a emette le foglie me ha la chioma ancora piana di frutti
Sul sentiero lungo il Nirone un esemplare di ciavardello, una specie vanto dell'oasi, sta per fiorire.Attualmente ne sono presenti più o meno cinque. Uno di questi preesisteva all'oasi.
Alcune invece proseguono, visitano le vicine coltivazioni di frutti di bosco, si soffermano lungo il canale scolmatore, percorrono un tratto della sua alzaia, osservano i resti delle polveriera e rientrano dal cancello posteriore della zona delle risorgive.
Da registrare che la bella popolazione di Stellaria holostea è già in fase di fioritura declinante. Un signore, appassionato ed esperto della flora del Parco, sostiene di non averla mai vista prima ed esprime tutto il suo apprezzamento.
In questa zona alcuni ritrovano con piacere il "bosco dei bambini" piantato fra il 2000 e il 2003. I noccioli, perfettamente vegeti, erano stati messi a dimora dai loro figli, che allora frequentavano la scuola primaria.
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Alle 10 si presenta una intera classe di scuola primaria con docenti e genitori. Bambini attentissimi e preparati. É stato un vero piacere accompagnare questo gruppo, sebbene così numeroso e differenziato.
Altri seguono alle 11.30, alle 15 e alle 16.30. Altri ancora giungono alla spicciolata.
La visita completa, che dura quasi tre ore, prevede alternativamente
- un giro nell'oasi, con possibilità di raggiungere lo scolmatore del Seveso
- l'accesso alla zona delle risorgive.
L'oasi
La situazione non è molto cambiata dalla precedente giornata di visite, svoltasi quattro giorni fa. Sugli alberi si vede qualche fiore in più e nel sottobosco qualcuno in meno.La flora nemorale ha infatti esaurito il suo ciclo. Gli alberi hanno cominciato quasi tutti ad emettere le foglie e la luce nel sottobosco arriva ormai attenuata. Durante le varie visite si scorge una sola anemone ritardataria. Riangono invece varie pervinche. I sigilli di Salomone stanno per arrivare alla fioritura.
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I prugnoli appena piantati e le ginestre. Quelle a sinistra sono fiorite. |
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Il fiore della ginestra |
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La chioma di un olmo |
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Inconfondibili gli olmi in questo periodo per il coloredei semi. Questi cadono come fiocchidi neve ad ogni folata di vento |
Sul sentiero lungo il Nirone un esemplare di ciavardello, una specie vanto dell'oasi, sta per fiorire.Attualmente ne sono presenti più o meno cinque. Uno di questi preesisteva all'oasi.
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La chioma del ciavardello |
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Una delle prime infiorescenze del ciavardello |
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Un bel piccione selvatico se ne sta appollaiato sopra le nostre teste |
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All'inizio del bosco vecchio un melo inselvatichito è carico di fiori bianchi |
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Qua e là nel bosco qualche biancospino è già in piena fioritura. |
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Un gelso si prepara a fruttificare |
Il sentiero delle sette cascate e l'alzaia dello scolmatore
Non tutti gruppi riescono, per ragioni di tempo, ad inoltrarsi lungo il sentiero oltre l'oasi.Alcune invece proseguono, visitano le vicine coltivazioni di frutti di bosco, si soffermano lungo il canale scolmatore, percorrono un tratto della sua alzaia, osservano i resti delle polveriera e rientrano dal cancello posteriore della zona delle risorgive.
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Lungo l'alzaia sono state piantate delle robinie con shelter e tutori. Qualcuno ha fatto incetta di tutori, forse per riutilizzarli nel proprio orticello. Che dire? |
Le risorgive
Maurizio illustra con divizia di particolari e riferimanti storici, che qui è impossibile riportare, le alterne vicende delle risorgive.Da registrare che la bella popolazione di Stellaria holostea è già in fase di fioritura declinante. Un signore, appassionato ed esperto della flora del Parco, sostiene di non averla mai vista prima ed esprime tutto il suo apprezzamento.
In questa zona alcuni ritrovano con piacere il "bosco dei bambini" piantato fra il 2000 e il 2003. I noccioli, perfettamente vegeti, erano stati messi a dimora dai loro figli, che allora frequentavano la scuola primaria.
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Qui siamo al Cavo Litta con una delle comitive. |
Altre osservazioni
Durante le visite non c'è molto tempo per foto. Approfittiamo della pausa pranzo per spingerci nella zona della radura. Qui nel corso della mattinata avevamo accompagnato un gruppetto che aveva voluto visitare lo stagnetto. Visti numerosi girini.![]() |
Nella radura, sulla parte più alta e soleggiata del grande sambuco, le prime fioriture |
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Su un fiore di lantana un insetto |
Altri...
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Un gruppo di cilisti di Lainate hanno fatto capo all'oasi. Qui in sosta nel prato della panchina. |
mercoledì 9 aprile 2014
Mercoledì di visite per la Settimana delle Groane
Splendida giornata, quasi estiva.
Le erbe del sottobosco (piante nemorali) sono quasi tutte ormai sfiorite. Alcune mostrano già il seme, ovviamente ancora verde. Fra le ritardatarie del genere le pervinche, qualche anemone, dei ranuncoli favagelli.
Belle le fioriture in corso della Stellaria holostea (la scheda di actaplantarum). Idem per le più comuni pratoline, false ortiche e prunelle oltre a qualche tarassaco.
Iniziano a fiorire alcun sigilli di Salomone e la consolida maggiore.
Fra alberi e arbusti i padi conservano solo le ultime fioriture che hanno assunto una tonalità rosa. Fra i tantissimi biancospini dell'oasi solo alcuni sono già interamente fioriti mentre gli altri hanno i boccioli chiusi. Strana la natura.
In fiore le lantane.
Sembra che alcune farnie siano morte, senza alcun motivo apparente. Un paio di altre, che nell'estate siccitosa del 2012 avevamo dato per perse, hanno la chioma piena di foglie. Tanto per dire quanto siano imprevedibili.
Una quindicina di visitatori al mattino e lo stesso al pomeriggio, tutti molto interessati. Maurizio, incontenibile e in gran forma, ha sfoderato il meglio delle sue conoscenze storiche e botaniche. Le visite si svolgevano alternativamente nell'oasi fino al canale scolmatore e poi nella zona delle risorgive. Ciascuna parte ha richiesto quasi un'ora e mezzo per una totatale, per i più resistenti, di quasi tre ore. Un signore ha voluto tornare al pomeriggio.Fra i presenti un bollatese di oltre 90 anni ricordava con grande precisione l'aspetto di dei luoghi ben prima della nascita dell'oasi.
Durante i vari giri, per quanto riguarda la fauna, oltre alla rana e al gambero in foto, si sono avvistati un airone cenerino, un paio di tartartughe esotiche nel cavo Litta e alcune minilepri.
Domenica replica.
Presto le foto. Eccole...
Le erbe del sottobosco (piante nemorali) sono quasi tutte ormai sfiorite. Alcune mostrano già il seme, ovviamente ancora verde. Fra le ritardatarie del genere le pervinche, qualche anemone, dei ranuncoli favagelli.
Belle le fioriture in corso della Stellaria holostea (la scheda di actaplantarum). Idem per le più comuni pratoline, false ortiche e prunelle oltre a qualche tarassaco.
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Stellaria holostea |
Iniziano a fiorire alcun sigilli di Salomone e la consolida maggiore.
Fra alberi e arbusti i padi conservano solo le ultime fioriture che hanno assunto una tonalità rosa. Fra i tantissimi biancospini dell'oasi solo alcuni sono già interamente fioriti mentre gli altri hanno i boccioli chiusi. Strana la natura.
In fiore le lantane.
Sembra che alcune farnie siano morte, senza alcun motivo apparente. Un paio di altre, che nell'estate siccitosa del 2012 avevamo dato per perse, hanno la chioma piena di foglie. Tanto per dire quanto siano imprevedibili.
Una quindicina di visitatori al mattino e lo stesso al pomeriggio, tutti molto interessati. Maurizio, incontenibile e in gran forma, ha sfoderato il meglio delle sue conoscenze storiche e botaniche. Le visite si svolgevano alternativamente nell'oasi fino al canale scolmatore e poi nella zona delle risorgive. Ciascuna parte ha richiesto quasi un'ora e mezzo per una totatale, per i più resistenti, di quasi tre ore. Un signore ha voluto tornare al pomeriggio.Fra i presenti un bollatese di oltre 90 anni ricordava con grande precisione l'aspetto di dei luoghi ben prima della nascita dell'oasi.
Durante i vari giri, per quanto riguarda la fauna, oltre alla rana e al gambero in foto, si sono avvistati un airone cenerino, un paio di tartartughe esotiche nel cavo Litta e alcune minilepri.
Domenica replica.
Presto le foto. Eccole...
Lungo la via Caloggio
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M. accoglie il primo gruppo all'inizio dell'oasi |
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Sulla sinistra della via Caloggio una quercia con già le foglie richiama l'attenzione del gruppo |
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Sulla destra della via, sulla sponda del secondario del Villoresi, fiori di campo come pratoline e tarassaci, alcuni già in seme |
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Un rametto di biancospino con boccioli lungo la via Caloggio |
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Pallon di maggio (Viburnum opulus) in procinto di fiorire |
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Uno degli ontani presso la bacheca |
Nell'oasi
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La bacheca e il ponticello che segnano l'ingresso all'oasi |
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Oggi il secondario è completamente a secco |
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Qualche spiegazione nei pressi del ponticello. La visita si spingerà fino al Canale Scolmatore delle Piene di Nord Ovest |
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Uno dei primi biancospini completamente imbiancato di fiori. Ci vorrà ancora tempo per vederli tutti così: uno spettacolo da non perdere. |
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Un raro falso giacinto. Nei giorni scorsi un incauto signore ne ha colti alcuni esemplari decimando la sparuta popolazione dell'ossi. |
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Il fiore del falso giacinto. Non è una pianta autoctona, ma non sembra invasiva. Comunque la terremo d'occhio. |
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Alcune farnie sembrano a rischio. Quella sulla destra non ha ancora alcuna foglia |
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Si vedrà più avanti se questa farina, completamente senza foglie e senza gemme visibili è proprio morta. . |
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Queste due farnie, sul sentiero presso lo stagnetto, avevano perso le foglie due estati fa. Si direbbe che si siano riprese |
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Una rana verde. Nello stagnetto sono stati avvistati girini piccolissimi, probabilmente di rana dalmatina.. |
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Nel bosco vecchio il fogliame nuovo della grande farnia si fa amirare per il colore |
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Piccolo licheno su tronco di frassino maggiore (zona del prato umido) |
Nella zona delle risorgive
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Presso il Cavo Litta M. mostra un gambero della Louisiana. Si tratta di una specie alloctona che danneggia ovature di anfibi e larve di libellule. A sua volta è preda dell'airone |
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Fioriture di Stellaria holostea |
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Il fiore della Stellaria holostea |
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In alto il foro prodotto da un picchio |
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Lantana (Viburnum lantana) |
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Falsa ortica |
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Un bel formicaio sul ponte del Cavo Porro |
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Ranuncoli favagelli in una zona umida e ombrosa |
Un altro gruppo del pomeriggio
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Arrivederci a domenica prossima
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