domenica 20 ottobre 2013

La specificità del Caloggio

La pioggia bagna per la terza volta consecutiva l'appuntamento di lavoro all'oasi
 

Era stata preannunciata una visita importante.
Verso le 10 infatti è arrivato il botanico Luca Gariboldi, autore dell'Atlante della Flora (del Parco Regionale delle Groane) accompagnato da due fotografi del Gruppo 91, Valerio F. e Maurizio M.

Maurizio Minora e Luca Gariboldi nel "Giardino delle farfalle",
un prato alberato dove la scorsa estate volavano una infinità di
farfalle. Qui è stata trovata già lo scorso anno una specie esotica
Impatiens glandulifera nuova per la provincia di Milano .



I lavori in corso sono stati sospesi e poi ripresi nel pomeriggio nella zona delle risorgive. 

É stato un vero piacere accogliere e accompagnare il gruppetto nella visita, ma soprattutto è stata l'occasione per un intensissimo scambio di informazioni e, almeno per me, per imparare, blocco appunti alla mano, un mucchio di cose. 

Gariboldi considera il Caloggio un'area preziosa perchè qui il suolo, per la sua origine geologica, cambia rispetto al resto e accoglie specie che nel parco possono vivere solo qui. 

Per info sulla geologia della zona vedi qui:  http://brianzacentrale.blogspot.it/2013/07/caloggio-terra-di-confine-tra-il.html

Ritiene che il Campanellino estivo (Leucojum aestivum), sebbene rappresentato da pochi esemplari, che, come ci ha rivelato, viene a controllare con una certa frequenza, costituisca una delle presenze più interessanti al Caloggio.


Il fiore dalla Impatiens glandulifera, che sarebbe la new
entry, non ppropriamente gradita, oggetto delle visita.

Nel corso delle visita avvistato l'airone cenerino che svolazzando sopra le teste si è spostao più volte. I fotografi del Gruppo 91 erano molto interessari alla possibile presenza sul Nirone del martin pescatore, che in effetti ogni tanto si fa vedere.

Visto e ripreso magnificamente dai medesimi fotografi, dotati di formidabili obiettivi macro, un tritone, piuttosto fuori stagione, come del resto le zanzare. La tempertura infatti non era fredda e nei giorni scorsi ci sono state alcune belle giornate. 

Per quanto riguarda alcune specie di erbe Gariboldi ci ha spiegato che quella che sulla riva del Cavo Litta sembra erba muraiola in realtà è Acalipha virginiana, affincata da Rorippa anphibia.

Nel bosco dei bambini ha esaminto alcuni pioppi che a suo parere sono pioppi gatterini, incrocio fra il p. tremulo e il p. bianco. Purtroppo le poche foglie raggiungibili non hanno permesso un esame più approfondito. Ha espresso una certa ammirazione per il bosco che in origine era un prato incolto. Il luogo appare disordinato, ma "questa è la natura". Il suolo non è ancora particolarmente fertile ma ci sono segni di evoluzione nel sottobosco.     

Osservato il ligustro che, come sapevamo, è sicuramente esotico,  il Gariboldi ha confermato che si tratta di Ligusrtrum sinense, riconoscibile dalla foglia ondulata e dal rametto peloso. 

Nell'oasi è completamente assente il Caprifoglio nostrano (Lonicera caprifolium). Gariboldi ci ha detto che l'unica zona del PRG dove è ancora presente è il centro parco (ex polveriera di Solaro). 

Speriamo in ulteriori prossime visite e incontri. 

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