Oggi sole e caldo durante la giornata di lavoro. Nuova visita all'oasi del botanico
Luca Gariboldi.
Fioriture del sottobosco
Le fioriture del sottobosco proseguono. Ora sono le
silvie a prevalere, ma i
campanellini, per lo più già in seme, non sono tutti sfioriti.
Molte le
scille.
A gruppi le viole che secondo il Gariboldi sono per lo più
viole mammole, che sarebbero facilmente riconoscibili per l'intenso colore violaceo. Altre viole bianche sarebbero da determinare.
Osservata una seconda piccola popolazione di
campanellino estivo in piena fioritura.
Le
pervinche sono in una fase di prima fioritura.
Situazione alberi e arbusti
La maggior parte degli alberi è ancora in fase di riposo invernale.
Fanno eccezione i
prugnoli ormai fioriti (settimana scorsa non lo erano) e altre rosacee (per lo più pruni domestici).
Fioriti, ma non ancora in pieno i
cornioli. Sono fioriti da tempo
salici,
noccioli e
ontani.
Alcune
fusaggini stanno emettendo le foglie.
Il sottobosco
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Giunti all'oasi i favagelli sono ancora chiusi |
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Questi, pur in una zona ombrosa, poco più tardi sono schiusi |
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Le viole sono distribuite a picccoli gruppi come questo.
Il colore intenso fa riternere che si tratti di viole mammole |
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Le silvie (Anemone nemorosa) sono nel pieno delle fioritura e molto diffuse,
anche se non così dominanti ed estese come al Fosso del Ronchetto. Qui il
sottobosco è piùvario, forse anche grazie alla maggior varietà dei suoli e
delle situazioni |
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Un gruppetto di viole è di colore bianco. La specie non è identificata. Per farlo
occorrerebbe strappare almeno una piantina e guardare dettagli come speroni
e stipole. Vista la scarsa consistenza del gruppo si è desistito. |
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Consolida maggiore |
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Falsa ortica (Lamium purpureum) |
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Falsa ortica con foglie molto diverse dalla precedente e non ancora fiorite |
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Stellaria holostea. Al Caloggio ce ne sono due belle colonie. |
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Sigilli di salomone |
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Brionia |
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Alliaria petoiolata. Le foglie striopicciate emettono odere di aglio. |
Campanellini primaverili ed estivi
Queste due specie meritano una particolare attenzione.
L'oasi è caratterizzata dalla presenza di un'ampia popolazione, dicamo storica, di campanellino primaverile che è concentrata nel raggio di una decina di metri. Quest'anno si direbbe che questa si sia ridotta. In cmpeno esemplari della stessa specie sono apparsi più o meno isolati ma in molti luoghi dell'aosi e dei dintorni.
Da qualche anno sono apparse due piccoli gruppi di campanellino estivo.
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Tutti i campanellini della popolazione storica sono
ormai sfioriti |
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Alcuni dei nuovi campanellini, specie quelli nella zona delle
risorgive, sono ancora in fiore. |
Qui sotto le foto di una delle due preziose stazioni di campanellini estivi presenti nella zona sud del Parco delle Groane: una nell'oasi e questa nelle immediate vicinanze.
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Il campanellino estivo è più grande di quello comune
e mostra fioriture multiple sullo stesso stelo. Sembra
che questi siano gli unici nel Parco delle Groane |
Alberi e arbusti
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Nella zona del prato umido quasi nessuna pianta mostra segni evidenti
dellaripresa vegetativa. Oltre il grande campo, fanno da sfondo alberi con
fiori rosa. Fanno a eccezione i salici e alcune fiusaggini |
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Questa fusaggine ha chiaramente cominciato a vegetare. |
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Una caratteristica delle fusaggine è la sezione
queadrata dei rametti, come si nota bene nella foto. | | | | |
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Foglioline della fusaggine e boccioli |
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Ancora poco visibili le prime foglioline nella lunga siepe dei biancospini |
Gli ospiti degli alberi
Da qualche tempo si nota una moria che colpisce i capini di una certa età . Alcune morti si sono verificate durante l'estate calda e asciutta del 2012. Ci si chiede se però non concorra all'indeboolimento dei carpini quelche malattia. Qui un esemplare con degli strani segni sulla corteccia.
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Il carpino (Carpinus betulus) con
evidenti segni di sofferenza |
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La parte colpita è quella da qualche metro in su. |
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Un dettaglio dell'alterazione della corteccia |
Sono numerosi gli uccelli che frequentano l'oasi.
Negli specchi d'acqua si aggirano costantemente alcuni maschi di germani. Si suppone che le femmine stiano covando. Ben nota è la presenza dell'airone cenerino che oggi non si è fatto vedere. Sempre più spesso è avvistato il martin pescatore. Mentre facciamo la nostra perlustrazione ci passa sulla testa uno sparvierto . Ogni tanto si sentono i tamburellamenti del picchio. Questo un suo nuovo nido in un giovane tronco di robinia presso il Cavo Porro.in questa zona, recintata e poco frequentata, non è raro trovare queste cavità ad altezza d'uomo.
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Un nido di picchio in un tronco di robinia. |
Muschi
Il sentiero che costeggia l'ex invaso nella zona delle risorgive è completamente coperto di muschio
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Il tappeto di muschio |
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Dettaglio del muschio |
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