Splendida giornata, quasi estiva.
Le erbe del sottobosco (piante nemorali) sono quasi tutte ormai sfiorite. Alcune mostrano già il seme, ovviamente ancora verde. Fra le ritardatarie del genere le
pervinche, qualche
anemone, dei
ranuncoli favagelli.
Belle le fioriture in corso della
Stellaria holostea (
la scheda di actaplantarum). Idem per le più comuni
pratoline,
false ortiche e
prunelle oltre a qualche
tarassaco.
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Stellaria holostea |
Iniziano a fiorire alcun
sigilli di Salomone e la
consolida maggiore.
Fra alberi e arbusti i
padi conservano solo le ultime fioriture che hanno assunto una tonalità rosa. Fra i tantissimi
biancospini dell'oasi solo alcuni sono già interamente fioriti mentre gli altri hanno i boccioli chiusi. Strana la natura.
In fiore le
lantane.
Sembra che alcune
farnie siano morte, senza alcun motivo apparente. Un paio di altre, che nell'estate siccitosa del 2012 avevamo dato per perse, hanno la chioma piena di foglie. Tanto per dire quanto siano imprevedibili.
Una quindicina di visitatori al mattino e lo stesso al pomeriggio, tutti molto interessati. Maurizio, incontenibile e in gran forma, ha sfoderato il meglio delle sue conoscenze storiche e botaniche. Le visite si svolgevano alternativamente nell'oasi fino al canale scolmatore e poi nella zona delle risorgive. Ciascuna parte ha richiesto quasi un'ora e mezzo per una totatale, per i più resistenti, di quasi tre ore. Un signore ha voluto tornare al pomeriggio.Fra i presenti un bollatese di oltre 90 anni ricordava con grande precisione l'aspetto di dei luoghi ben prima della nascita dell'oasi.
Durante i vari giri, per quanto riguarda la fauna, oltre alla
rana e al
gambero in foto, si sono avvistati un
airone cenerino, un paio di
tartartughe esotiche nel cavo Litta e alcune
minilepri.
Domenica replica.
Presto le foto. Eccole...
Lungo la via Caloggio
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M. accoglie il primo gruppo all'inizio dell'oasi |
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Sulla sinistra della via Caloggio una quercia con già le foglie
richiama l'attenzione del gruppo |
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Sulla destra della via, sulla sponda del secondario del Villoresi, fiori di
campo come pratoline e tarassaci, alcuni già in seme |
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Un rametto di biancospino con boccioli lungo la via Caloggio |
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Pallon di maggio (Viburnum opulus) in procinto di fiorire |
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Uno degli ontani presso la bacheca |
Nell'oasi
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La bacheca e il ponticello che segnano l'ingresso all'oasi |
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Oggi il secondario è completamente a secco |
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Qualche spiegazione nei pressi del ponticello. La visita si spingerà
fino al Canale Scolmatore delle Piene di Nord Ovest |
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Uno dei primi biancospini completamente imbiancato di fiori. Ci vorrà
ancora tempo per vederli tutti così: uno spettacolo da non perdere. |
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Un raro falso giacinto. Nei giorni scorsi un incauto signore ne ha colti
alcuni esemplari decimando la sparuta popolazione dell'ossi. |
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Il fiore del falso giacinto. Non è una pianta autoctona, ma non sembra invasiva.
Comunque la terremo d'occhio. |
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Alcune farnie sembrano a rischio. Quella sulla destra
non ha ancora alcuna foglia |
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Si vedrà più avanti se questa farina, completamente senza
foglie e senza gemme visibili è proprio morta. . |
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Queste due farnie, sul sentiero presso lo stagnetto, avevano
perso le foglie due estati fa. Si direbbe che si siano riprese |
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Una rana verde. Nello stagnetto sono stati avvistati girini piccolissimi,
probabilmente di rana dalmatina.. |
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Nel bosco vecchio il fogliame nuovo della grande farnia si fa amirare per il colore |
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Piccolo licheno su tronco di frassino maggiore (zona del prato umido) |
Nella zona delle risorgive
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Presso il Cavo Litta M. mostra un gambero della Louisiana.
Si tratta di una specie alloctona che danneggia ovature
di anfibi e larve di libellule. A sua volta è preda dell'airone |
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Fioriture di Stellaria holostea |
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Il fiore della Stellaria holostea |
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In alto il foro prodotto da un picchio |
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Lantana (Viburnum lantana) |
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Falsa ortica |
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Un bel formicaio sul ponte del Cavo Porro |
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Ranuncoli favagelli in una zona umida e ombrosa |
Un altro gruppo del pomeriggio
Arrivederci a domenica prossima
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