mercoledì 9 aprile 2014

Mercoledì di visite per la Settimana delle Groane

Splendida giornata, quasi estiva.

Le erbe del sottobosco (piante nemorali) sono quasi tutte ormai sfiorite. Alcune mostrano già il seme, ovviamente ancora verde. Fra le ritardatarie del genere le pervinche, qualche anemone, dei ranuncoli favagelli.

Belle le fioriture in corso della Stellaria holostea (la scheda di actaplantarum). Idem per le più comuni pratoline, false ortiche e prunelle oltre a qualche tarassaco

Stellaria holostea

Iniziano a fiorire alcun sigilli di Salomone e la consolida maggiore.

Fra alberi e arbusti i padi conservano solo le ultime fioriture che hanno assunto una tonalità rosa. Fra i tantissimi biancospini dell'oasi solo alcuni sono già interamente fioriti mentre gli altri hanno i boccioli chiusi. Strana la natura.

In fiore le lantane.

Sembra che alcune farnie siano morte, senza alcun motivo apparente. Un paio di altre, che nell'estate siccitosa del 2012 avevamo dato per perse, hanno la chioma piena di foglie. Tanto per dire quanto siano imprevedibili.   

Una quindicina di visitatori al mattino e lo stesso al pomeriggio, tutti molto interessati. Maurizio, incontenibile e in gran forma, ha sfoderato il meglio delle sue conoscenze storiche e botaniche. Le visite si svolgevano alternativamente nell'oasi fino al canale scolmatore e poi nella zona delle risorgive. Ciascuna parte ha richiesto quasi un'ora e mezzo per una totatale, per i più resistenti, di quasi tre ore. Un signore ha voluto tornare al pomeriggio.Fra i presenti un bollatese di oltre 90 anni ricordava con grande precisione l'aspetto di dei luoghi ben prima della nascita dell'oasi.

Durante i vari giri, per quanto riguarda la fauna, oltre alla rana e al gambero in foto, si sono avvistati un airone cenerino, un paio di tartartughe esotiche nel cavo Litta e alcune minilepri.

Domenica replica.

Presto le foto. Eccole...

Lungo la via Caloggio

M. accoglie il primo gruppo all'inizio dell'oasi

Sulla sinistra della via Caloggio una quercia con già le foglie
richiama l'attenzione del gruppo
Sulla destra della via, sulla sponda del secondario del Villoresi, fiori di
campo come pratolinetarassaci, alcuni già in seme
Un rametto di biancospino con boccioli lungo la via Caloggio

Pallon di maggio (Viburnum opulus) in procinto di fiorire
Uno degli ontani  presso la bacheca

Nell'oasi


La bacheca e il ponticello che segnano l'ingresso all'oasi


Oggi il secondario è completamente a secco

Qualche spiegazione nei pressi del ponticello. La visita si spingerà
fino al Canale Scolmatore delle Piene di Nord Ovest

Uno dei primi biancospini completamente imbiancato di fiori. Ci vorrà
ancora tempo per vederli tutti così: uno spettacolo da non perdere.

Un raro falso giacinto. Nei giorni scorsi un incauto signore ne ha colti
alcuni esemplari decimando la sparuta popolazione dell'ossi.

Il fiore del falso giacinto. Non è una pianta autoctona, ma non sembra invasiva.
Comunque la terremo d'occhio.

Alcune farnie sembrano a rischio. Quella sulla destra
non ha ancora alcuna foglia

Si vedrà più avanti se questa farina, completamente senza
foglie e senza gemme visibili è proprio morta. .

Queste due farnie, sul sentiero presso lo stagnetto, avevano
perso le foglie due estati fa. Si direbbe che si siano riprese

Una rana verde. Nello stagnetto sono stati avvistati girini piccolissimi,
probabilmente di rana dalmatina..

Nel bosco vecchio il fogliame nuovo della grande farnia si fa amirare per il colore

Piccolo licheno su tronco di frassino maggiore (zona del prato umido)

Nella zona delle risorgive

Presso il Cavo Litta M. mostra un gambero della Louisiana.
Si tratta di una specie alloctona che danneggia ovature
di anfibi e larve di libellule. A sua volta è preda dell'airone

Fioriture di Stellaria holostea


Il fiore della Stellaria holostea
In alto il foro prodotto da un picchio

Lantana (Viburnum lantana)

Falsa ortica

Un bel formicaio sul ponte del Cavo Porro
Ranuncoli favagelli in una zona umida e ombrosa

  Un altro gruppo del pomeriggio


 Arrivederci a domenica prossima


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